JAVIER CRUZ RODRÍGUEZ

Profondo conoscitore dell’arte e della musica, nonché di altre discipline legate ad esse, ha collaborato con un gran numero di professionisti in entrambi i settori.

La sua ampia esperienza affonda le radici già nel suo percorso di formazione, essendo stato discepolo di insegnanti del calibro di Tess Knighton, Ferenc Rados, Patrick McCreless, Joel Lester, Alan Walker, Constantin Floros, László Somfai, Charles Rosen e Bruno Nettl, percorso conclusosi con il conseguimento del titolo di “Professore di pianoforte e teoria musicale, per l’attuazione e l’accompagnamento”. Si è laureato in “Storia dell’ Arte e Storia e Scienze della Musica”, ottenendo in premio una borsa di studio per ultimare questo ciclo accademico presso l’ Universitá di Heidelberg (Germania).

Infine, ha coronato la sua già lodevole carriera accademica conseguendo il titolo di dottore in “Storia e Scienze della Musica” presso l’ Universitá di Salamanca, presentando un lavoro interdisciplinare su “Le arti plastiche e la musica nelle antiche cerimonie regie di Salamanca”, ottenendo la votazione finale di 110/110 con lode e menzione per la carriera. Vista la notevole importanza, e la qualità del lavoro svolto, Javier ha ampliato tale studio includendo approfondimenti su altre città della Castiglia e León dal XV al XX secolo.

E’ membro del dipartimento tecnico del centro di ricerca virtuale “Tomás Luis de Victoria”, che ogni anno organizza il noto festival internazionale di musica “Abvlensis”. A questo ruolo ha affiancato quello di relatore in diversi simposi, giornate e congressi, sia a livello nazionale che internazionale, occupandosi di storia, musica e storia dell’ arte. Da nove anni é professore di diverse materie in differenti istituzioni: Licei, Accademie delle Belle Arti, Conservatori di Musica, e presso le Università di Valladolid e Salamanca, dove attualmente lavora.
Le sue opinioni raggiungono il pubblico attraverso vari mezzi di comunicazione, essendo editorialista e critico sia per il “Diario de Ávila”, che per il festival “Abvlensis”.